In questi giorni dove assistiamo, per certi versi impotenti, agli incendi Australiani (preceduti, nel recente passato, da quelli Siberiani dove sono bruciati 2.6 milioni di ettari di foreste!), il numero e il tono delle indicazioni preoccupanti di un numero sempre maggiore di istituzioni e realtà sensibili a temi ecologici si evolvono in un crescendo che non può lasciare indifferenti.
La domanda che spesso ci si pone è “cosa posso fare concretamente per cercare di aiutare in qualche modo?”
Ci sono spunti molto interessanti anche nel mondo dell’Intelligenza Artificiale e della trasformazione digitale (Notevole il paper rilasciato di recente su Climate Change ed AI e firmato da diversi nomi importanti dell’AI), ma, in realtà, come spesso accade, piccole abitudini ripetute da molte persone portano grandi impatti nel tempo.
Un’articolo dell’anno scorso di Nature faceva notare come la passione dei britannici per il birdfeeding stava facendo ricomparire specie che si credevano scomparse e contrastando il terribile declino che si stava assistendo dei nostri piccoli amici pennuti.
Si rilevava, nell’articolo, come molte specie stavano migrando meno, preferendo un’evoluzione del loro ecosistema di riferimento più orientato alle grandi città che agli ambienti rurali.
Il progressivo abbandono dell’agricoltura, l’utilizzo massiccio di pesticidi, uniti ai cambiamenti climatici sta provocando rischi enormi e altissimi tassi di mortalità anche per specie che sono estremamente comuni e molto diffuse.
Sull’importanza della componente ornitologica viene pubblicato un report da molti anni: State of the World Birds da Birdlife.org, e sono molti gli elementi che spingono ad intervenire per preservare, aiutare e favorire la conservazione di questo elemento variopinto e piacevole dei nostri ecosistemi, anche se, la cosa più interessante di questo scenario è che, seguendo l’esempio dei cittadini Britannici, possiamo fare molto con pochissimo sforzo!

E’ molto facile acquistare una casetta per il birdfeeding, riempirla di semi che costano pochissimo al supermercato, se abbiamo spazio e riusciamo, integrarla con un abbeveratoio e (magari) anche con un piccolo nido, ed avremmo favorito e supportato la vita di questi piccoli amici.
Per i bambini è bello anche prendersi cura della casetta, che richiede una pulizia minima, rifornire periodicamente di semi la mangiatoia, e provare a sbirciare per vedere quando arrivano gli ospiti a banchettare e quali sono…
Qui di lato la nostra casetta mangiatoia che è stata usata ampiamente per tutto l’inverno!
Naturalmente se voleste anche dedicarvi a esercizi di Data Science e, perché no, Computer Vision applicata, potreste dotare la vostra postazione di una telecamera (Protetta) sensibile al movimento e registrare i feed video per capire quanti e quali animali sfamiamo, in che stagioni, con che frequenza, ma questo potrebbe essere un bel racconto per il futuro!
Il 40 percento delle popolazioni delle oltre 11 mila specie esistenti è in declino, ed il 15% sta per estinguersi. Dal 1970 ad oggi sono stati persi 3 miliardi di individui, quindi circa il 30% del totale!
Il 40 percento delle popolazioni delle oltre 11 mila specie esistenti è in declino, ed il 15% sta per estinguersi.
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Un piccolissimo impegno per noi, verso una sensibilità maggiore ed un incontro con la Natura più interessante!
Spero che questo possa essere uno stimolo interessante per tutti!
Se avete già esperienze di Birdfeeding raccontatelo, condividete, ingaggiate i vostri amici, fate dei contest!
Il nostro mondo è in grande trasformazione, sta a noi orientarla per un futuro sostenibile e positivo.
Stay Tuned
ciao Andrea ne porti una anche a me, grazie
Certo! Ne compriamo una e la mettiamo su!!