Tecnologia emergente e tendenze (Parte 1)

Una degli aspetti più stimolanti di lavorare nel mondo della tecnologia è che si vive in perenne cambiamento, in perenne evoluzione.

Questo è vero per moltissimi settori (se non quasi tutti), ma nella tecnologia i cambiamenti sono rapidi, violenti, e imponenti, e la progressiva consumerizzazione dell’IT sta accelerando ulteriormente questi processi.
Per le aziende che lavorano nell’IT è fondamentale capire cosa sta cambiando, cosa sta arrivando e cosa avrà successo. Questo naturalmente è vero anche per tutte quelle aziende che, pur non facendo business specificamente nell’IT, sanno sfruttare il valore che la tecnologia porta per abilitare il proprio business.

Diamo ora un’occhiata a quelle che sono le tecnologie e le tendenze più interessanti che stanno emergendo:

Wearable Computing
Letteralmente “tecnologia indossabile”. Sicuramente il fenomeno dei “google glasses” o “project glass” è quello più avanti, ma ci sono già, anche grazie all’esgoogle-glass-segey-brinplosione degli smartphone, diverse soluzioni che consentono di interagire con la tecnologia che utilizziamo direttamente da quello che indossiamo.
Certo i “glasses” hanno lo scopo di proporre realtà aumentata, e semplificare l’interazione, ma ci sono già device a forma di orologio connessi ad internet (interessante ad esempio la fuelband di Nike, o gli add-on di FitBit).

I glasses sono già disponibili ed acquistabili, per il momento solo per sviluppatori, al costo di 1500$ (poco più di 1000€, niente di proibitivo), pensate ad esempio ad una spesa effettuata con i glasses (che tracciano cosa acquistiamo, a che prezzi, o magari ci indicano dove comprare prendendo le informazioni da una spesa che abbiamo annotato sul PC, e la posizione dei vari oggetti “leggendola” da scaffali intelligenti).
O anche ad un vigile urbano che “legge” e registra automaticamente numeri di targa, infrazioni, violazioni. Scenari suggestivi e, tutto sommato, a portata di mano.

Gesture Based Computing
All’ultimo CES, pochi giorni fa, imagesi è tenuto un panel di esperti del settore che affrontava una tematica di grandissimo interesse e di straordinario potenziale, quella delle nuove “interfacce” tra uomo e macchina dove lo strumento per interagire con la macchina era il corpo umano.

Microsoft ha rivoluzionato il mondo del gioco a casa introducendo Kinect, un sistema evoluto di telecamere capace di percepire il movimento del corpo umano nello spazio. Poco dopo il successo straordinario di kinect insieme ad XBox, Microsoft ha rilasciato un SDK che consente di realizzare applicazioni per PC utilizzando Kinect come interfaccia.

Recentemente è uscita un’altra tecnologia, assolutamente simile, capace di interfacciarsi con più sistemi e, sulla carta, non orientata solo al gaming: LeapMotion.
La cosa più interessante di LeapMotion è il “prezzo” al quale viene posizionato sul mercato come pre-ordine: 69$, circa 50€, quanto un mouse di buona qualità.

Anche in questo caso gli scenari sono affascinanti. Al di la delle interfacce stile “Minority Report” che vengono alla mente di tutti, ma che tutto sommato portano molta “scena” ma non eccessivo valore rispetto alle interfaccie touch ormai consolidate e digerite, con LeapMotion si può rendere “interattivo” qualunque schermo di grandi dimensioni (come peraltro si è resa conto Samsung che ha inserito un sistema analogo nei televisori di nuova generazione).
Oltre a questo, immaginate Kinect evolversi e tracciare nello spazio i movimenti di un tennista, raccogliergli, processare la traiettoria della palla, ed inviarla ad un altro tennista che gioca la stessa partita a 5000 Km di distanza, che risponderà con la stessa interfaccia.
Già con Kinect si è realizzata la prima “orchestra virtuale”, ma gli scenari, a livello di business, biomedicale o education sono straordinariamente aperti.

E mentre pensiamo a cosa realizzare con le nostre mani ed il nostro corpo, Eye Tribe ha già realizzato un sistema di interfaccia basato sulla posizione dei nostri occhi.
Ho avuto modo di provarlo a LA qualche tempo addietro, in versione beta, ed era incredibile: Si giocava ad Asteroid (uno dei primi giochi arcade, ma gli asteroidi venivano fulminati letteralmente dagli occhi… un’esperienza incredibile).
Ovvio anche qua lo scenario di controllo di PC e device mobili, ma non più tardi di qualche mese fa, parlavo con uno specialista di neonatologia, che aveva bisogno di uno strumento che tracciasse i movimenti della pupilla per capire la reattività di bambini che avevano avuto lesioni cerebrali.
Uno straordinario altro mondo che si apre…

Stampa 3D
E’ una realtà. Da quando sul mercato è stata rilasciata Form 1, una stampante 3D “personale” che costa 2700 $, meno di 2000 €, certamente molte cose sono cambiate e molte rotelle si sono messe in moto.
Aston Martin

L’evoluzione significativa dei polimeri, peraltro, rende i manufatti realizzati piuttosto robusti ed utilizzabili.
Persino la Aston Martin dell’ultimo film di James Bond è stata “stampata digitalmente”.

E già su internet cominciano a circolare le “cose” da scaricare e stampare.
Interessantissimo ovviamente per realizzare prototipi di qualunque “idea” possa venire in mente, o con finalità “artistiche”, nel futuro potrà consentire a chiunque di produrre in massa oggetti pensati e realizzati, o anche venderli come “contenuto digitale” che chiunque potrà poi, comodamente, stamparsi a casa.
Clicco sulle scarpe e “me le scarico!” affascinante vero?
3d_printer_guns3Beh, molto interessante un articolo “The end of gun control” pubblicato l’anno scorso da Forbes, dove veniva raccontato il reportage di chi si era “scaricato” un AR-15 (un fucile semi automatico), lo aveva realizzato e ci aveva sparato efficacemente…

Brrrr….

 

Realtà Virtuale, la vendetta…
Qualche tempo addietro si parlò molto di “realtà virtuale”. Ci fu il film basato sul libro di Spielberg (Il Tagliaerbe), e qualche entusiasta realizzò anche degli occhiali per la realtà virtuale da indossare dal dentista, per alleviarci la sofferenza… (Il mio non li ha, purtroppo Sorriso).
Poi, dopo un gran parlare, la cosa tese a scemare, senza un reale driver economico che ne giustificasse lo sviluppo. Ora, con l’industria del gaming che è diventata la prima industria del “divertimento” nel mondo, una startup interessante ci riprova, con una tecnologia molto interessante: Oculus Rift

Il progetto su Kickstarter è già stato “finanziato” completamente, e quindi vedrà la luce, e già è stato realizzato un gioco, Hawken di Meteor che già può utilizzare questo piccolo gioiello. E a che prezzo? 300$! (200 €) e avrete molto di più di un monitor HD… mica male.

Anche in questo caso gli scenari abilitanti anche in “altri” mondi che non siano il gaming sono affascinanti. Architettura, esplorazioni virtuali, medicina interna, ma questi li avevamo già visti tutti qualche tempo fa, ora, con 200 € (comprensivi di SDK) potremmo provare anche a renderli reali.

Il “second screen”… (la TV si fa sociale)

Partiamo da qualche statistica interessante tramite “Infografica”.
Da questa, pubblicata da Ericsson interactive, apprendiamo che:

Più dell’80% dei possessori di SmartPhone e Tablet li utilizzano quando sono davanti alla TV. Più del 25% degli stessi (in USA) più volte al giorno.
Il 51% di chi posta sui social media qualcosa su un programma lo fa per “connettersi” a chi sta guardando lo stesso programma.
E questa poi… il 24% degli utenti facebook posta sul film che sta guardando al cinema… dal cinema.

Ovviamente questa è una tendenza molto giovanile, ma assolutamente crescente. Offre possibilità in termini di marketing e in termini di “evoluzione” del consumo di programmi televisivi straordinaria.
E tutto sommato, è assolutamente “normale”: Ci stiamo infatti abituando ad un consumo delle informazioni “ricco” e “pull”, dove io raccolgo le informazioni che voglio, nei miei tempi, le condivido, le arricchisco. La televisione è invece un mezzo “push” dove ricevo le informazioni secondo tempi e modi decisi da altri.

In parecchi stanno già saltando sul carro, Zeebox, GetGlue, SmartGlass e Viggle sono solamente le prime “APP” che ci permettono di interagire con la TV in modo diverso.
Domani ci sarà il cinema, e magari poi i concerti, gli eventi, le conferenze… tutto il mondo si arricchisce e diventa “Internet Like”!
Se immaginiamo questa tendenza, unita al fatto che, tra poco, chiunque potrà diventare un “broadcaster televisivo” (E youtube ha fatto scuola in merito), gli scenari futuri per aziende, media publisher, federazioni sportive, scuole, sono straordinari

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About Andrea Pescino

I'm a digital technology expert, passionate about the impact technology and data could bring to the world. Now contributing actively to tackling biggest challenges of our times with the usage of data, digital techologies and expertise.
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