Un insieme di fattori inarrestabili sta spingendo avanti il mercato dell’informatica “mobile”, ai danni di un mercato PC sempre più stagnante.
Da una parte la consumerizzazione spinta dell’informatica da consumo sta portando alla crescita di device mobili per uso personale (SmartPhone e Tablet), e questo crea una forte ricaduta anche nell’informatica professionale, sia con i fenomeni del “Bring Your On Device” (BYOD) che con la richiesta di device mobili enterprise.
Dall’altra parte l’evoluzione delle applicazioni che diventano semplici, facilmente acquistabili ed installabili, e magari interfacciate con back-end cloud facilmente accessibili e poco costosi.
Per questo moltissime grandi aziende si stanno lanciando, o stanno spingendo su questo settore, scommettendo sul futuro.
Apple è stata l’azienda che ha lanciato il settore, rinverdendolo, con l’introduzione di iPhone e di iPad, e soprattutto con la creazione di un APP Marketplace sullo stile di iTunes, che è stata la vera “miniera” di Apple. Proprio per favorire il transito attraverso il marketplace, però, Apple ha “blindato” il suo sistema, chiudendo la porta a tecnologie abilitanti (flash ad esempio). Oltre a questo, la natura consumer di Apple ha fatto si che, prodotti comunque interessanti anche per l’azienda, come iPad, siano accettati a fatica, visti i limiti di gestione e di sicurezza.
A seguire c’è stata Google, che ha lanciato Android, che, al momento, è leader incontrastato, soprattutto grazie al fatto che è stato abbracciato da moltissimi produttori di apparati, e che si può permettere di vendere telefoni a prezzi estremamente bassi, molto lontani da quelli di Apple. Questo sta favorendo anche l’adozione dei device da parte dei vari “carrier”, vera leva per la distribuzione massiva di apparati.
Tra questi Samsung sta conquistando un market share impressionante, grazie alla qualità dei suoi dispositivi, ed al successo del Galaxy III.
RIM aveva una quota di mercato notevole al lancio di iPhone, ma con la crescita dei due sistemi, si è ritrovata con uno share bassissimo, e con una strategia molto incerta, oltre a limitazioni tecnologiche significative. Anche Nokia ha fatto le spese di una rivoluzione nella telefonia, e Symbian, da leader di mercato incontrastato è ormai sopravvissuto solo nei telefoni meno evoluti.
Microsoft, dopo il flop di Windows Phone, dismesso, ha rilanciato le sue ambizioni, sia per i nuovi sistemi operativi (Windows Phone 7 e 8), che, soprattutto, per la partnership con Nokia, che porta in dote apparati di grandissima qualità, e soprattutto grandi alleanze storiche con tutti i carrier più grandi.
IDC ad inizio dicembre 2012, vedeva così il futuro:![]()
Ovviamente ci sono molte chiavi di lettura per valutare il futuro, proviamo ad individuarle:
Enterprise
Il mondo delle aziende sta aspettando con ansia un sistema operativo mobile “enterprise”. Il fenomeno del BYOD è costoso da gestire e porta comunque a potenziali deficienze in ambito di sicurezza anche piuttosto gravi. La possibilità di disporre di un marketplace “privato” e corporate, di strumenti di gestione integrati, e di un’esperienza di utilizzo consistente tra PC portatili (produttori di contenuto), Tablet (consumatori di contenuto) e Smartphone porta l’attenzione delle imprese verso Windows 8.
E per quanto il mercato consumer sia più grande, come dimensioni, rispetto a quello business, c’è sempre una sinergia tra i due (RIM, ad esempio, aveva delle quote di mercato interessanti anche nel segmento consumer, pur essendo uno strumento quasi puramente business).
Al momento sembra che Apple sia e stia lontanissima da questo mondo, mentre Android, essendo concettualmente “open source” fatica a costruire un modello di vendita strutturato verso le aziende.
Tablet
Il fenomeno dei tablet continua a soprendere, con risultati oltre le aspettative che portano, conseguentemente, a cali oltre le attese del settore PC.
Android su questo segmento è più frammentata, per fattori di forma e per device, mentre Apple sta provando ad indirizzare mercati diversi, introducendo device simili, ma con costi e dimensioni diverse.
Microsoft ha fatto un grosso scivolone, lanciando Surface RT ad un prezzo molto oltre le previsioni (che si attestavano sui 300$), e soprattutto rischiando di compromettere il “brand” windows 8 sul mercato consumer.
La versione RT del device, infatti, monta una versione del sistema operativo costruita esclusivamente per processori ARM. Questo fa si che l’esperienza dell’utente sia chiusa sull’utilizzo di applicazioni presenti nel Marketplace, ossia limitando grandemente la piattaforma, in modo simile a quello che ha fatto Apple.
Il problema è che sullo store Microsoft ci sono pochissime applicazioni rispetto agli store dei competitor. Oltretutto lo spostamento di Microsoft nel settore dell’Hardware ha certamente portato ad una maggiore attenzione da parte dei suoi tradizionali partner OEM.
A fine gennaio vedremo un fiorire di device con Windows 8 “pro”, ma le vendite di questo sistema, specie in ambito consumer, dovranno risalire la corrente negativa portata da Surface RT e Windows on ARM (le cui vendite si sono attestate alla metà della soglia minima individuata da Redmond, a soli 1 milione di pezzi nell’ultimo quarto).
Nuovi Player nell’arena
La vicenda di Nokia ci ha fatto capire che anche posizioni fortemente consolidate possono crollare in tempi molto rapidi.
Certo immaginare che, in un’arena così competitiva e complessa entrino altri player è complesso da immaginare. All’orizzonte si intravedono solo due potenziali scenari: Uno è RIM, che sta cercando di fare leva sulla sua ottima capitalizzazione per ricostruirsi, e sta per lanciare un nuovo OS, un Tablet ed un marketplace, sul quale si è lanciata con politiche molto attrattive. Certo bisognerà vedere se c’è lo spazio per riconquistare una posizione che al momento sembra compromessa.
Il secondo è Tizen, il sistema operativo mobile che sta lanciando Samsung. Sembra difficile immaginare che un nuovo OS mobile, riesca a conquistare spazio partendo da zero.
Samsung, però, ha un piano piuttosto ambizioso di crescita sull mercato business, ed è leader di mercato nel settore consumer.
Rimane difficile, però, pensare che possa attrarre un ecosistema di sviluppatori già oggi concentrati su IOS e Android e con le sirene tentatrici di Windows 8 e di BlackBerry OS.
Nuovi Device, nuovi modelli![]()
Molto più sconvolgenti, per un mercato come quello mobile, potrebbero essere i nuovi device che si stanno sviluppando nei laboratori di ricerca.
Sia Goggle con Project Glass che Microsoft con analogo progetto stanno lavorando su “occhiali per la realtà aumentata”.
Occhiali che potrebbero facilmente includere un telefono e un GPS, così come scenari di “wearable PC” e di gesture based computing che, anche in questo caso potrebbero portare ad un’attacco ad alcuni degli scenari tipici di utilizzo di SmartPhone e Tablet.
Il contesto è quindi estremamente dinamico, estremamente competitivo, e molto interessante. Ci sono moltissimi scenari di interesse per le aziende sul settore della mobilità: Dall’evoluzione di applicazioni e processi attualmente supportati con IT tradizionale o non supportati, alla costruzione di nuove modalità di relazione e di interazione con la clientela tramite APP. (Nike sta dando a tutti un esempio straordinario con tutta la linea Nike+)
Certo queste opportunità vanno capite e guidate da un IT che, almeno nel nostro mercato, sta facendo una battaglia di difesa dei propri budget e fatica a relazionarsi efficacemente e positivamente con le altre funzioni aziendali.
Prepariamoci quindi ad affrontare una nuova sfida, con tutte le opportunità e le difficoltà che porta!